Bagno, Castellazzo, Corticella, Gavasseto, Marmirolo, Masone, Roncadella, Sabbione e San Donnino Unità Pastorale 14 - Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla
 

APERTURA GRADUALE DELLE CELEBRAZIONI EUCARISTICHE CON LA PRESENZA DEI FEDELI

Inizieremo domenica 31 maggio nella solennità di Pentecoste

In virtù del permesso a riprendere le celebrazioni con la presenza della comunità a partire dal 18 maggio, Martedì 12 la Curia ha incontrato via internet preti e diaconi per precisare alcune norme proprie che la Diocesi di Reggio Emilia ha stabilito partendo dalle linee guida concordate tra lo Stato e la Conferenza Episcopale Italiana (Cei). Il criterio base da cui la nostra Diocesi ha deciso di partire, garantendo la salute della gente e le responsabilità legali e penali che ne derivano per il Parroco è stato: gradualità e prudenza per la tutela della sicurezza della salute di tutti. Motivo per cui hanno deciso di autorizzare in ogni Unità Pastorale l’apertura di una sola chiesa, per la quale si dovrà presentare, prima di cominciare, tutta la documentazione richiesta per ricevere poi l’autorizzazione a procedere. Può eventualmente essere presentata la richiesta per una seconda chiesa, ma l’approvazione rimane a discrezione della Diocesi che dovrà appurarne motivazioni, necessità e avere la garanzia dei requisiti di sicurezza legati alle procedure che si dovranno rispettare nell’accoglienza, nello stare in Chiesa, nell’igienizzare i luoghi dopo le celebrazioni. La curia ha già indicato alle varie Unità Pastorali in quali Chiese/luoghi sarà possibile celebrare in sicurezza la S. Messa con la presenza dei fedeli, utilizzando due criteri molto semplici: capienza delle chiese, possibilità di avere entrata separata dall’uscita. Per le eventuali celebrazioni all’aperto, tensostrutture che non abbiano tutti i certificati di sicurezza e permessi comunali non possono essere utilizzate senza l’autorizzazione dalle autorità competenti in particolare Comune e Vigili del Fuoco: per queste servirebbe un doppio permesso, sia quello dalla Curia, sia quello dall’Ente pubblico competente per la sicurezza.

Chiesa di Masone

Per la nostra Unità Pastorale, la Diocesi ha individuato come possibili soluzioni solo la chiesa di Masone o la struttura provvisoria che si sta utilizzando a Bagno e che ha tutti i permessi e le certificazioni in regola.

Tensostruttura a Bagno

Il Vicario personalmente ha anticipato che, attivando i controlli in entrambi i posti, potrebbero concedere eventualmente l’autorizzazione a partire con i due poli celebrativi, sia Masone che Bagno. La richiesta di partire con la riapertura di una o al massimo due chiese non è da vedere come definitiva, ma per ora come inizio, per procedere con gradualità e capire bene come funzioneranno le cose, abituarsi come comunità e sacerdoti, per poi pian piano allargare i luoghi celebrativi se ci saranno tutte le condizioni.

Per riaprire dovremo garantire il rispetto di alcune norme e procedure, di cui anticipiamo quelle essenziali senza le quali non si potrà neppure pensare di cominciare:

  • Serviranno necessariamente tre volontari ad ogni celebrazione per accogliere i fedeli, misurare loro la temperatura, accompagnarli ai posti numerati in chiesa, verificare che entrino solo quelli che hanno fatto la prenotazione, evitare assembramenti sul sagrato….
  • Occorre che alcune persone al termine della celebrazione, armati di buona volontà, di guanti, mascherina e prodotti per la pulizia, si occupino di igienizzare la chiesa passando straccio e prodotti su banchi e sedie che sono stati utilizzati ecc …

Abbiamo pensato di fare un incontro martedì 19 maggio alle ore 21:00 a Masone, con un referente per ogni comunità, con presenza fisica in sicurezza (non quindi in videoconferenza via internet). Verranno definite insieme quante persone servono e spiegato meglio in cosa consiste per il servizio. La curia manderà anche un tutorial per illustrare in dettaglio le cose importanti da fare.

Dovremo quindi organizzare dei turni di volontari, provenienti da tutte le comunità. Le due chiese, infatti, saranno per questo tempo un po’ la casa di tutti, dove sarà fatta ogni celebrazione per tutta l’Unità Pastorale. Inoltre ricordiamo che per evitare assembramenti, sarà obbligatoria per le celebrazioni domenicali, ed eventualmente per i funerali con grande affluenza di persone, la prenotazione attraverso il sito www.iovadoamessa.it mentre chi non ha internet può chiamare uno degli appositi numeri della Curia (347 780 6746 347 379 5237) che poi aggiornerà il legale rappresentante, don Roberto, delle prenotazioni effettuate, oppure può farsi aiutare da altri parrocchiani o conoscenti.

Come si può ben intuire, oltre a mascherine obbligatorie dai 6 anni in su, posti numerati, prenotazioni ecc, le cose non saranno semplici. Con pazienza faremo quello che si dovrà e potrà fare. Ovviamente i numeri alle celebrazioni non potranno essere quelle di una volta. A Masone si stima che potranno essere ammessi circa 60 fedeli e a Bagno tra i 90 e i 100 al massimo per garantire la distanza minima di un metro e mezzo come è richiesto (il numero preciso dei posti lo verificheremo quando faremo piantine con numerazioni posti da presentare in Curia). Dovremo inoltre rispettare da protocollo il tempo di due ore tra una celebrazione e l’altra nella stessa chiesa per eseguire le operazioni di sanificazione. Come vedete le variabili da considerare nel definire tutto sono diverse. Abbiamo comunque deciso di prenderci tutto il tempo che occorre per fare le cose bene, anche perché le responsabilità non sono piccole. La prossima settimana pubblicheremo tutte le norme da rispettare per chi intende partecipare alla Messa.

Abbiamo deciso di riprendere le celebrazioni in una data significativa: 31 Maggio, Solennità di Pentecoste e chiusura del mese di Maggio. Per le Messe feriali ci ragioneremo con calma dopo Pentecoste.

PS. Continuerà ad essere possibile partecipare alle celebrazioni attraverso internet o canali televisivi (e almeno una delle messe celebrate nella nostra Unità Pastorale verrà ancora trasmessa in diretta sul nostro canale YouTube). Rimane infatti sospeso l’obbligo/invito a soddisfare il precetto festivo, quindi chi non se la sente o preferisce comunque aspettare per non mettere a rischio la propria salute e quella degli altri, può continuare a pregare da casa e in famiglia.

            I vostri sacerdoti e diaconi