Bagno, Castellazzo, Corticella, Gavasseto, Marmirolo, Masone, Roncadella, Sabbione e San Donnino Unità Pastorale 14 - Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla
 

NOMINE E TRASFERIMENTI

Domenica 26 giugno 2022 sono state rese note le scelte del Vescovo: cambierà il parroco della nostra Unità Pastorale. La lettera di don Roberto alla comunità che lascia e quella della Diocesi con il comunicato ufficiale.

NUOVE NOMINE IN DIOCESI: NOTIZIA DA UNA PARTE ATTESA, MA DALL’ALTRA ANCHE DAVVERO INASPETTATA

Ciao a tutti, domenica 26 giugno nelle diverse messe è stata data lettura della lettera del Vescovo indirizzata alla nostra Unità Pastorale, dove si annuncia a settembre il mio trasferimento in un’altra Unità Pastorale. Chiedo scusa, e mi spiace davvero immensamente non aver potuto dirvi niente prima, nè preparare in alcun modo il terreno. Avrei voluto girare e comunicarvelo personalmente, poter dire con un po’ più tempo di pre-avviso che sarei andato via a settembre. In curia sono stati però categorici sulla riservatezza della cosa, vista la complessità della situazione: i diversi sacerdoti e comunità coinvolte, una nuova Unità Pastorale da inziare che fino a poco tempo fa non era ancora definita con precisione.

Devo comunque dirvi che ho saputo anche io solo a maggio le intenzioni del Vescovo don Giacomo, quando ha convocato in curia me e don Carlo Pagliari mio compagno di ordinazione. Sono personalmente ancora in fase di rielaborazione dello spostamento, 15 anni sono tanti, e oltretutto in una UP che anche nelle discussioni, nelle nostre differenze di vedute, e dei diversi caratteri non mi hai mai fatto mancare in nessun momento l’affetto e il sostegno anzi ho davvero ricevuto una sovrabbondanza di doni da ognuno di voi. Sono testimoni in curia che ho sempre detto, fino a sabato 25 giugno prima che arrivasse nella notte la nomina da leggere nelle comunità, che non avrei cambiato questa UP con nessun altra al mondo se avessi potuto scegliere io. Ero consapevole della mia presenza qui da 15 anni, e che quindi ogni anno sarebbe stato buono per un possibile trasferimento. Non vi nego però che non me lo aspettavo assolutamente adesso, a soli 4 mesi dall’arrivo del nuovo vescovo.

Ma Il Signore che si muove a volte per vie che non sono proprio sempre le nostre, ha fatto sì che si verificasse una congiunzione, non astrale, ma di elementi e fattori che hanno anticipato il momento della partenza:

  • Primo elemento: don Fabio Ferrari, nostro compagno di ordinazione, a marzo ha chiesto al Vescovo di trovare possibilmente per settembre una soluzione per uscire di casa dopo l’ictus di 7 anni fa. Ictus che lo ha costretto a tornare a vivere con i suoi genitori non essendo più in grado di poter essere autonomo.
  • Secondo elemento: la partenza di don Giancarlo Simonazzi che ha rassegnato le dimissioni dalla parrocchia del Buco del Signore per raggiunti limiti di età e una stanchezza notevole nel condurre una comunità così grossa.
  • Terzo: una nuova Unità Pastorale da iniziare competamente, formata da ben 5 comunità: Sant’Anselmo, Sant’Antonio, San Luigi, San Pellegrino, Buon Pastore con circa 25.000 persone.
  • Quarto fattore: avere qualcuno che fosse di fatto a fine del proprio mandato e che potesse provare a mettersi in gioco in una realtà cosi vasta e complessa.

Se tre indizi fanno una prova, quattro indizi sono diventati alla fine una certezza. Il cardine del progetto, che tenesse insieme tutti gli elementi è stato trovato alla fine nel legame tra noi tre sacerdoti, nel desiderio di poter fare in modo che don Fabio potesse vivere con dei suoi confratelli, potesse riprendere in qualche modo un ministero e servizio in comunità. Ministero che andrà cucito a sua misura.

Carlo e io avevamo dato anni fa la nostra disponibilità se mai ci fosse stata la possibilità, perché ci sembrava giusto che quella ordinazione ricevuta insieme, che non avevamo scelto, fosse però un segno di qualcosa di più grande di noi, di una presenza del Signore davvero bella feconda nella nostra vita e nella vita della nostra Chiesa Diocesana. Alla domanda “ve la sentite ancora di vivere insieme con don Fabio?”, prima ancora di sapere dove, non ci siamo sentiti di dire di no. Non si può “predicare” che bisogna essere attenti e vicini a chi è piu fragile, debole, in difficoltà, che le parti piu deboli come dice San paolo sono le piu necessarie e poi fare finta di niente. Oltretutto questa attenzione l’ho vista e imparata vedendo tantissime famiglie nella nostra Up. Quante famiglie si sono prese cura, e anche adesso in questo momento dei propri cari?

Don Giacomo e don Alberto ci hanno detto che se riusciremo a vivere insieme e volerci bene questo sarà l’annuncio più bello, e varrà molto di più di ogni azione, piano, progetto di Unità Pastorale. “Da come vi amerete”, dice Gesù, !sapranno che siete miei discepoli”. E questo vale per tutti i cristiani, vale per tutte le Comunità, vale per le famiglie, vale per noi preti. Nel nostro piccolo ci proveremo anche noi, sappiamo che non sarà semplice, siamo tutti e tre molto diversi, anche nella fede calcistica uno è milanista, uno juventino e un interista, sembra una barzelletta. Sappiamo che non mancheranno le fatiche, e le difficoltà, nel vivere insieme e Fabio ha difficoltà fisiche oggettivamente impegnative, ma sappiamo che ci saranno un sacco di persone che ci daranno una mano e che pregheranno per noi, e noi dalla nostra parte assicuriamo che pregheremo per tutti voi. In questo don Fabio è una certezza ed è una delle cose che nel suo ministero ha sempre fatto e adesso può fare in un modo speciale.

Come ho detto a quelli che ho incontrato in questi giorni, cambia il parroco, va via quello vecchio e ne verrà uno piu giovane a cui vorrete bene certamente, ma rimane comunque sempre l’amico e il sacerdote. Le relazioni che si creano non si cancellano, non si perdono, e la distanza direi che non è un impedimento grosso, visto dove saremo. I doni del Signore vanno sempre condivisi, non sono mai solo per noi, e sono contento che Don Giovanni possa condividere il dono di queste comunità e voi adesso il dono di Don Giovanni, insieme a Don Emanuele, Don Stefano, don Luigi. Comuque avremo occasione di vederci fino a settembre/ottobre vi toccherà sopportarmi e supportarmi ancora.

Vedo che le esperienza estive, grest, campeggi, sagre, dove volutamente ho cominciato a fare un passo indietro nella organizzazione e gestione stanno andando molto bene e questo mi riempie davvero di gioia, significa che le comunità ci sono e sono vive, ricche di doni.                                                                                                                                                            

Don robby

Don Roberto Bertoldi, attuale parroco, e don Giovanni Valentini, nominato suo successore